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La nuova Manovra 2026 porta diverse novità per le famiglie italiane, con tutti i bonus 2026 confermati, aumentati ed in alcuni casi nuovi aiuti pensati per sostenere chi lavora, cresce figli o ha redditi medi. Ecco, tra l’altro, i principali punti previsti nella bozza della legge di bilancio.
Congedo parentale: si estende fino ai 14 anni
Il governo conferma e potenzia il congedo parentale facoltativo gestito dall’INPS. Ogni genitore potrà usufruire di tre mesi pagati all’80% dello stipendio, da usare entro i primi sei mesi di vita del figlio (oppure dopo adozione o affidamento). Dopo i primi tre mesi, i successivi restano pagati al 30%, come già previsto.
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La vera novità è che il congedo potrà essere utilizzato fino ai 14 anni del figlio, e non più solo fino ai 12. Una misura che, comunque, mira a rendere più semplice la conciliazione tra vita familiare e lavoro.
Carta “Dedicata a te”: rifinanziata con 500 milioni per 2026 – 2027
Buone notizie anche per chi ha ricevuto o attende la Carta Dedicata a te. Questo strumento di aiuto economico, gestito dai Comuni, sarà rifinanziato con 500 milioni di euro sia nel 2026 che nel 2027.

La carta potrà continuare a essere usata per acquistare beni alimentari e di prima necessità, con importi e requisiti che – secondo le prime anticipazioni – dovrebbero restare invariati. Eventuali aggiornamenti saranno comunicati direttamente dall’INPS.
Bonus mamme lavoratrici 2026: Importo aumentato fino a 60 euro al mese
Il bonus per le mamme lavoratrici cresce e diventa più consistente. Dal 2026, l’importo passa da 40 a 60 euro al mese per ogni mamma con almeno due figli e un ISEE fino a 40.000 euro.
La misura riguarda lavoratrici dipendenti, autonome e libere professioniste. Il bonus sarà riconosciuto fino ai 10 anni del figlio più piccolo (se la mamma ha due figli) e fino ai 18 anni (se ne ha tre o più). Un aiuto concreto che, di fatto, riconosce il doppio ruolo delle madri: lavoratrici e pilastro della famiglia.
Premi di produttività: tassazione ridotta all’1%
Arriva anche una spinta alle aziende e ai lavoratori. La tassazione sui premi di produttività scende dal 5% all’1%, e il limite massimo sale da 3.000 a 5.000 euro all’anno. Si tratta di somme legate a produttività, qualità, efficienza o redditività aziendale, pensate per incoraggiare strumenti retributivi flessibili e legati ai risultati.

Buoni pasto elettronici: tetto esente fino a 10 euro
Tra le novità più pratiche c’è anche quella sui buoni pasto elettronici. Il limite di esenzione fiscale potrebbe salire da 8 a 10 euro a partire dal 2026. Oggi, infatti, i buoni cartacei sono esenti fino a 4 euro, mentre quelli elettronici fino a 8.
Con la nuova soglia, chi lavora tutto l’anno (circa 220 giorni lavorativi) potrà ottenere un vantaggio tra i 440 e i 500 euro netti all’anno.
Pensioni minime: previsto un aumento leggero
Infine, capitolo pensioni. La bozza della legge di bilancio prevede un aumento di circa 20 euro al mese per le pensioni minime, insieme a un adeguamento dei requisiti legati all’aspettativa di vita.
Non si tratta, dunque, di un aumento automatico e pieno come si ipotizzava all’inizio, ma di un intervento graduale che potrà essere modificato dal Parlamento durante la discussione della manovra.
